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I Dodici Mesi Size: (447.82 KB) |
Vedere nella scheda di certificazione di autenticità ed originalità delle acqueforti includente la scheda biografica dell’autore - PDF |
Si tratta di una suggestiva collana dodecadica ovvero di 12 acqueforti (da lastre di rame) eseguite intorno al 1650 in primo stato di tiratura ed acquerellate manualmente in epoca, le quali esternamente misurano all’incirca mm 177 x 146, internamente mm 112 x 78 montate su graziosi passe-par-tout beige di mm 300 x 250 arricchite dell’adesivo Mastermount rosa che crea più incisività alle stesse. Furono eseguite dall’incisore dal francese Nicolas Cochin il quale, oltre a dare una sua interpretazione, prese spunto dalle incisioni di Antonio Tempesta (meglio conosciuto come il Tempestino nato a Firenze nel 1555 e morto a Roma nel 1630) che le ripropose con tanta sobrietà, eleganza ed incisività attenendosi naturalmente, come il cinquecentista fiorentino, al calendario astrologico col corrispondente segno zodiacale in ciascuna di esse.
Nicolas Cochin appartiene ad una famiglia di maestri incisori che si distinse per la maestria incisoria del bulino e dell’acquaforte alcuni dei quali nacquero a Parigi e si trasferirono successivamente a Troyes (Augustobona), capoluogo del dipartimento della Aube nella regione della Champagne-Ardenne che dista 150 km dalla capitale francese. Fu disegnato re ed incisore; nacque a Troyes nel 1610 e morì a Parigi nel 1686. Apparteneva alla scuola d’incisione francese specializzandosi in soggetti religiosi, tematiche bibliche ed allegoriche come scene della vita dei santi, dei martiri, della vita di Gesù e di Maria. Incise centinaia di soggetti ma è doveroso citare la sua opera memorabile ovvero “Les Glorieuses Conquêtes de Louis le Grand” chiamata “Grand Beaulieu” il “Gran Belpaese” composta di circa 200 tavole che formano 2 o 3 volumi in-folio, pubblicati fra il 1676 ed il 1694 e destinati a tramandarsi nel tempo per il ricordo delle campagne del Re Sole, in cui spicca per grande qualità grafica “L’Assedio di Arras”. Nicolas Cochin sicuramente è il migliore degl’incisori quali Troyes abbia prodotto ed il suo disegno è decisamente fine e delicato. Le sue incisioni sono contrassegnate col nome per intero, altre solo con le sue iniziali ed altre ancora con un monogramma. Il Museo del Louvre possiede una notevole parte di codeste tavole la cui catalogazione viene attribuita dubitativamente a Noël Cochin.
Dei tanti soggetti incisi si possono ricordare opere emblematiche come: Un soggetto mitologico, Apollo seduto sul Parnasso al centro delle Muse, La pianta planimetrica di Gerusalemme da Christianus Adrichomius (1533 - 1585), Le vedute dei castelli della Svezia, Scene di battaglie, Le quattro parti del mondo, Serie di paesaggi, Raccolta di uccelli, Raccolta di fiori in 13 tavole, I ritratti del Santo Padre, San Carlo Borromeo, Ippolito d’Este, La vita della Vergine, Le nozze di Cana, Il miracolo dei pani, La parabola del figliol prodigo, Cristo che porta la Croce, L’Ascensione della Vergine, La Passione, La conversione di San Paolo, La Processione di San Genevieve, L'ingresso di Luigi XIV e la sua regina a Parigi nel 1660, L'ingresso della regina di Svezia, La Fiera di Guibray, Ritratto di Boutmie, Veduta di Tournay e Le occupazioni campestri dei dodici mesi dell’anno da Antonio Tempesta.